Apecchio, 103,12 K.mq. di territorio comunale (è il settimo per estensione della provincia di Pesaro Urbino), ricco di verdi pascoli, cime innevate, sorgenti oligominerali e sulfuree e di un clima ideale per ritemprare lo spirito. Tra le sue verdi vallate scorrono i tre principali corsi d’acqua Candigliano, Biscubio e Menatoio sui quali confluiscono una miriade di freschi limpidi e rigogliosi ruscelli.

Crocevia tra Marche, Umbria e Toscana, rifugio di tutte le civiltà, Apecchio ha visto passare lungo le sue strade i Celti, gli Umbri, gli Etruschi, i Romani ed i messi dello Stato Pontificio. Di questo passato ora glorioso ora tragico rimangono vari reperti e le vestigia rinascimentali lasciate dai conti Ubaldini: il ponte a “schiena d’asino”, la torre campanaria, la chiesa di S. Caterina d’Alessandria con la caratteristica chiesetta ipogea, quella di S.Lucia, il bel porticato di palazzo Ubaldini nei cui sotterranei ha sede il Museo dei Fossili e Minerali del Monte Nerone, una delle collezioni di ammoniti più interessanti d’Europa. Nella pieve di San Martino, ora Santuario del SS. Crocefisso, si trova un dipinto di grandi dimensioni del 1607 raffigurante la Madonna del Carmelo tra i duchi della Rovere e i conti Ubaldini, opera appartenente al Pandolfi, sempre nella stessa chiesa abbiamo un affresco raffigurante il battesimo di Cristo, del XVIII sec. ed altri dipinti del seicento. Nella chiesa della Madonna della Vita, oltre al seicentesco dipinto, omonimo del Picchi, c’è un crocefisso ligneo del Quattrocento di autore ignoto e una crocefissione.

Da segnalare le caratteristiche frazioni: Serravalle di Carda e Valdara, ricche di antiche testimonianze della cultura rurale. Serravalle di Carda, posto a 750 mt.s.l.m., è un antico e piccolo borgo arroccato su una pendice del Nerone da dove domina sul leggendario Corridoio Bizantino con una invidiabile esposizione a mezzogiorno.

Serravalle di Carda si sviluppa attorno all’anno mille vicino alla vecchia parrocchiale. Papa Eugenio III nel 1145 la pone sotto la protezione diretta della Santa Sede, nel 1237 è restituito al comune di Cagli, passa in seguito agli Ubaldini della Carda e quindi al Ducato di Urbino. Comunità autonoma e sede di capoluogo nel 1631 con la Legazione Apostolica di Urbino e Pesaro, nel 1861 è annessa ad Apecchio.

Gli appassionati di trekking possono effettuare delle tonificanti e belle escursioni a piedi o a cavallo ed in Mountain Bike per scoprire misteriose grotte, i ruderi del castello e del mulino della Carda, la pineta della Serra di Acquapartita, la foresta della Brugnola fino a giungere sulla vetta di Monte Nerone dove il tramonto del sole è uno spettacolo unico e incantevole. La creatività della nostra gente trova espressione nel Mappamondo della Pace, costruito da un artigiano locale, fatto su tre piani interamente di legno, ha la possibilità di imitare la rotazione del globo terreste, può contenere circa 600 persone ed è il più grande del mondo, per queste eccezionali caratteristiche è stato inserito nel Guinness dei primati.

Alla ricchezza di una natura integra e di una storia millenaria, si aggiunge quella di una cucina tipica locale, genuina e di notevole pregio, che ha come ingrediente tipico il tartufo, che qui abbonda in ogni specie e stagione e del quale la prima domenica di ottobre si celebra la tradizionale Mostra Mercato. Altri piatti caratteristici sono la carne d’agnello del Monte Nerone, i formaggi, i dolci casalinghi, tagliatelle con gli spigni (funghi di montagna), il guazzetto e il salmì del prete.