Città d’arte nel sud delle Marche
Risalendo la valle si raggiunge Fabriano, nota fin dal XIII secolo, in tutto il mondo, per la lavorazione della carta. Anello dei rapporti tra Marche e Umbria, Fabriano conserva intatto il suo aspetto medioevale, modellato intorno alla piazza del Podestà e documentato in numerosi dipinti duecenteschi che si trovano nella Pinacoteca Civica.
Dalla città, che diede i natali al più illustre e raffinato interprete del Gotico Internazionale, Gentile da Fabriano, è facile raggiungere Camerino in provincia di Macerata che, sotto la Signoria dei Da Varano, nel ‘400 fu protagonista di un’intensa fioritura economica e artistica, segnata dalla nascita di una scuola pittorica, considerata dallo storico Federico Zeri una delle più importanti del Rinascimento italiano. Dotata di uno degli atenei più antichi e illustri d’Europa, con sede nel Palazzo Ducale, la città ha mantenuto l’aspetto medioevale e di difesa del territorio circostante, delineato più volte dalla penna del più grande drammaturgo italiano, dopo Luigi Pirandello, il camerte Ugo Betti.
Da Camerino si po’ raggiungere Tolentino, dove sorge uno dei santuari più noti dell’Italia centrale, la Basilica di S.Nicola, il cui Cappellone, attribuito a Pietro da Rimini, rappresenta il maggiore esempio di scuola giottesco-riminese.
Interessante anche il Teatro Vaccaj, inaugurato sul finire del Settecento, e il Museo Internazionale della Caricatura. Nell’area compresa tra i comuni di Tolentino e Urbisaglia si trovano una delle abbazie più importanti delle Marche, la cistercense S.Maria di Chiaravalle di Fiasra, costruita nel 1142 con pietre tratte dall’antica città romana di Urbs Salvia, e il Castello della Rancia.
San Severino Marche, nata nei pressi della romana Septempeda, di cui esistono resti nell’area archeologica, divenne tra il ‘300 e ‘400, uno dei centri europei del Gotico Internazionale, grazie alla Signoria degli Smeducci e all’opera dei fratelli Salimbeni, attivi, oltre che nella città natia, anche a Urbino.
Una visita merita Matelica, interessante città d’arte con la cinquecentesca Fontana Ottagonale, le varie chiese, edifici monumentali e le raccolte d’arte del Museo Piersanti, con la splendida raccolta di arazzi del ‘500 e ‘700 e i disegni del XVI – XVII secolo.
Macerata, fondata in una collina per sfuggire alle incursioni dei barbari nel centro romano di Helvia Recina, è ricca sopratutto di arte rinascimentale barocca e settecentesca. Tra i suoi monumenti più rappresentativi l’Areana Sferisterio di Ireneo Aleandri, splendido esempio di architettura neoclassica tra i più significativi d’Italia, sede attualmente di un importante Stagione Lirica Estiva. La Basilica della Madonna della Misericordia, Piazza della Libertà con la Loggia dei Mercanti e la Torre dell’Orologio, i numerosi musei, la ricca Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Ricci, la biblioteca con 350,000 volumi e un antico Università fanno di Macerata un punto di riferimento culturale.
Da visitare anche il borgo medievale di Sarnano, famoso per il “cotto rosso” dei tetti delle case, le strade strette e ripide, in parte gradinate, che culminano in una silenziosa piazzetta, la Pinacoteca Civica che accoglie importanti opere, le terme.
Da non perdere il centro storico di Civitanova Alta, cinta ancora in gran parte da mura castellane del XV secolo, con torri, baluardi e due porte, il Palazzo Ducale dei Cesarini, la casa Annibal Caro e la civica Galleria d’Arte Moderna “M.Moretti”.
Monte San Giusto dove si può ammirare nella Chisa di S.Maria in Telusiano, la Croceffisione, capolavoro di Lorenzo Lotto, unico dipinto conservato nel luogo originario. Nel Palazzo Bonafede, con gli affreschi dell’Apsertini,è conservata la collezione degli antichi disegni “Maggiori”.
In provincia di Ascoli Piceno, si consiglia di vedere Fermo, uno dei centri più fiorenti nelle Marche dell’epoca romana e medievale. Le monumentali cisterne romane, la splendida Piazza del Popolo, fiancheggiata da portici eretti nel 1569 nei lati maggiori, il cinquecentesco Palazzo dei Priori, le cui sale interne ospitano la Pinacoteca Civica che vanta importanti dipinti di scuola veneta, marchigiana e una preziosa tela di Rubens; il Palazzo degli Studi con la Biblioteca ricca di oltre 400,000 volumi, cinquecentine e manoscritti; i numerosi musei di tipo naturalistico e archeologico, testimoniano ancora oggi uno straordinario tessuto storico e culturale, sedimentato in ogni angolo della cittadina.
Più a sud si trova Ripatransone, piccolo gioiello dal suggestivo centro storico con tanto di vicolo più stretto d’Italia (largo 43cm), ricca di reperti archeologici e di monumenti come la Cattedrale e il Palazzo del Podestà. A pochi chilometri Offida, dalla mura intatte, conserva ancora la rocca e la maestosa Abbazia di S.Maria della Rocca, uno dei più significativi monumenti romanico-gotici delle Marche.
Il capoluogo di provincia Ascoli Piceno testimonia, nei monumenti romanici (i resti del Teatro e il Ponte Augusteo) e nelle eccellenze medioevali (la chiesa di S.Francesco, il Duomo, e il Battistero) uno straordinario passato segnato a dal caldo colore del travertino e dalla Via Salaria, di cui restano alcune tracce, spesso inglobate in edifici medioevali. Dalla celebre Piazza del Popolo, sede ogni anno di una delle più straordinarie rievocazioni storiche d’Italia, la famosa Quintana, si irradiano itinerari suggestivi, tra vie medioevali e palazzi rinascimentali, spesso toccati, come la facciata del Duomo, dalla mano di Cola dell’Amatrice.
Una visita meritano anche i centri di Acquaviva Picena, dominata dall’imponente fortezza, con resti di mura castellane, antiche case e torri; Montefortino che conserva ancora intatte atmosfere d’epoca, con le strette vie, le case di pietra e cotto e la Pinacoteca, ricca di pregevoli dipinti patrimonio della collezione del pittore Fortunato Duranti; Amandola, formatasi nel 1248 per la fusione di tre castelli, ha un bel centro storico, con la chiesa di Sant’Agostino, o Santuario del Beato Antonio, la Chiesa di S.Francesco e il palazzo Municipale che ospita l’archivio comunale, ricco di oltre 1,000 pergamene del sex XI, ed altri documenti medioevali, l’archivio notarile, con pregevoli codici.
Nei dintorni di Amandola si trova una delle più interessanti abbazie marchigiane, quella dei Santi Ruffino e Vitale, mentre a Falerone è possibile visitare i resti dell’antica città romana di Faleria con il teatro recentemente restaurato.
Da non perdere Sant’Elpidio a Mare, racchiusa quasi per intero dalle mura medioevali, con la trecentesca Torre Gerosolimitana, eretta dai Cavalieri di Malta, la Collegiata (che conserva dipinti di Nicala Monti, Palma il Giovane, Pomarancio, ecc) e il Palazzo Comunale che custodisce due pregevoli opere d’arte; un polittico di 14 pannelli di Carlo Crivelli e un trittico del Garofalo; Arquata del Tronto, in posizione panoramica, era in età romana un importante “statio” sulla Via Salaria. Il nome del borgolo si deve all’imponente Rocca duecentesca che corona il colle, ricostruita secondo la tradizione da Giovanna II di Napoli e restaurata in tempi recenti.
Arquata è l’unico comune d’Italia che risulta compreso in due parchi nazionali, quello dei Monti Sibiillini e quello del Gran Sasso e Monti della Laga.
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