I Sapori del Nord delle Marche
Anche la cucina trova posto nella storia.
Viaggio gastronomico tra gli impressionisti. Per essere rapiti dal fascino del colore e dalle tipicità.
Il Montefeltro, com’è noto, è terra di castelli, di pievi e di conventi. Ma forse non tutti sanno che è anche terra di sapori, forti e caratterizzati come i luoghi che li esprimono e la cucina che li rivela. La cucina del Montefeltro è cucina di confini e di incroci, di varie influenze e cultura. Una cultura gastronomica, creata nel tempo, legata a segni caratteristici: sensorialità, etnia montanara, semplicità e onestà, intelligenza, bravura manuale, immaginazione, pochi condimenti, sapori ricchi di sapori, senso della tradizione, intenso rapporto con i fuochi del camino, della stufa, del forno del pane, talvolta signorile o prelatizia.
E’ la cucina dei primi piatti, di carni suine, ovine e bovine di razza, del prediletto coniglio; di limitata cacciagione da penna e selvaggina da pelo; di pesci d’acqua dolce, rane e lumache (molto meno rispetto ad un tempo); di dolci ruspanti; di pane montanaro, crescie e crostoli (la piada esprime l’influenza e l’identità romagnola); di buoni formaggi (di fossa, alle foglie di noce, casciotta, raviggiolo, ricotte); di tante erbe di campo; anche dei poetici frutti dimenticati e tradizionali (anche di questi il cantore è il grande poeta-sceneggiatore Tonino Guerra, che qui vive da oltre dieci anni); di tantissimi e buonissimi funghi, dei tartufi di tutte le tipologie e in quasi tutti i mesi dell’anno; di eccellente miele; ma non solo.
La Gastronomia offre:
- Carpaccio di Marchigiana al tartufo bianco di marzo
- Frittatina di erbette di campo al tartufo bianco con crostone di ciliegini
- Tortelloni verdi di ricotta vaccina alla salvia e al tartufo bianco
- Gnocchi di patate tradizionali all’Ambra di Talamello
- Filetto di Marchigiana al tartufo bianco con radicchio trevigiano al vino rosso
- Capretto al forno alle pere e aceto balsamico con misticanza primaverile
- Strozzapreti alla Norcina
- Passatelli asciutti o in brodo
- Passato di verdure
- Pappardelle al cinghiale
- Pappardelle alla lepre
- Polenta coi fagioli o in bianco coi funghi porcini
- Piccione guranito con patate arrosto
- Fantasia di salumi
- Bistecca o tagliata su cascate di formaggio di fossa
- Piada e crescia sfogliata
I Vini
- Colli Pesaresi
- Il Bianchello del Metauro
- Vin Santo
- Visciole di Urbino
Nel XIV secolo il Duca Federico da Montefeltro “non beveva che vino di cerase” noi lo proponiamo in esclusiva fatto con le Visciole di Urbino e vino ottenuto da vitigni aromatici rossi su Barrique in legno. Il Vino di Visciole, per chi non lo conosce, è un prodotto dolce ma equilibrato all’aroma di Visciola, che è una ciliegia piccola e scura tipica delle Marche.
I dolci
- Crostata di more,di fragole, di albicocca.
- Bostrengo
- Ciambellone
- Crema
- Frittelle della nonna
- Torta salata
- Torta di Pasqua
- Budino di cioccolato artigianale
- Panna cotta
- Tiramisù
- Mascarpone
- Meringa al forno
- Millefoglie dolci
In prospettiva di sedervi a tavola potrete passeggiare per le strette vie della città Ideale, ammirando la storia che si fonda col presente.Pellegrinando nei luoghi di Raffaello e di Piero della Francesca. Potrete curiosare tra chiesette antiche, obelischi e naturalmente il Palazzo Ducale, che proprio in questi giorni ospita nella sala Castellare una mostra unica sull’impressionismo facente parte di collezioni private. Potrete ammirare così capolavori di Corot, Monet, Degas, Cezanne e altre ancora, abbinate a opere così significative di “impressionisti” italiani.
Montefeltro Terra di Sapori
Pasta “fatta in casa”
Pane
Crescia
Olio di oliva
Formaggio
Carni e Salumi
Vino
Dolci
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