Le Riserve Naturali delle Marche
Nelle Marche oltre 90.000 ha di territorio, quasi il 10% della superficie regionale risultano tutelati. Numerose sono le aree protette: 2 parchi nazionali (Monti Sibillini e Gran Sasso e Monti della Laga), ricadenti per oltre 60,000 nel territorio marchigiano, 4 parchi regionali (Sasso Simone e Simoncello, Gola della Rossa e di Frasassi e sulla costa, il Monte San Bartolo e il Monte Conero) per circa 20,000 ha, 5 riserve naturali per oltre 6,000 ha, più di 100 aree floristiche, 15 foreste demaniali.
Il gioiello del paesaggio marchigiano è costituito dal gruppo dei Monti Sibillini. Divenuto Parco Nazionale nel 1993 – con sede a Visso – si estende per 70,000 ha per una lunghezza di circa 40km e comprende 16 comuni marchigiani e 2 umbri. Nel territorio delle Marche si conservano testimonianze della glaciazione quaternaria e si rinvengono elementi floristici e faunistici anche di tipo alpino.
Di grande effetto sono gli scenari naturali, veri e propri capolavori realizzati dagli agenti atmosferici nel volgere dei millenni. Profondi circhi glaciali, che testimoniano la forza ed il potere di modellare il paesaggio degli antichi ghiacciai, sono particolarmente evidenti sul Monte Rotondo, sul Monte Vettore, sul Monte Bove e nell’alta Val di Panico.
Le Cime delle Marche
Numerosi sono i rilievi montuosi che superano i 2000 metri fra cui il Monte Vettore (2,476m.) dove si trova il Lago di Pilato,l’unico bacino naturale delle Marche, in cui si riproduce il piccolo e raro Chirocefalo del Marchesoni dalla colorazione rossastra. Poco distante il Monte Sibilla (2,173 m.), dove visse la famosa professoressa conosciuta in tutta Europa, che evoca mondi, atmosfere e storie di altri tempi.
La vegetazione del parco è caratterizzata da estesi boschi di roverella, da vaste faggete e, sopra i 1,750m., da praterie d’altitudine, in cui sono presenti specie anche rare come il giglio martagone, la viola di Eugenia, il comedrio alpino, la stella alpina e il genepi dell’Appennino ed essenze floristiche come l’uva orsina e il salice nano, che è considerato l’albero più piccolo al mondo.
Dal punto di vista faunistico i Sibillini si rivelano assai interessanti per la presenza del lupo, del gatto selvatico, dell’aquila reale e del falco pellegrino.
Quando la Natura Incontra l’Architettura
Natura e cultura sono, in questa area protetta, in perfetta sintonia, perché alle escursioni alla Gola dell’Infernaccio, alle passeggiate lungo le vette più alte o alla Valle del Fiastrone, si affianca la scoperta della civiltà dei borghi storici, ricchi di chiese, pievi romaniche, affreschi e preziosità tardogotiche, come i polittici dei seguaci di Carlo Crivelli. Nel margine meridionale dei Monti Sibillini, Arquata del Tronto, con la superba rocca medioevale, è l’unico comune d’Italia compreso in due parchi nazionali. Il Parco dei Monti Sibillini infatti si snoda, senza soluzione di continuità, fino a raggiungere il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, che è caratterizzato da rocce marnoso-arenacee, da fitti boschi e da splendide cascate come quella della Volpara o di Selvagrande. Oltre al faggio, sono presenti il mirtillo, la betulla, il giglio Martagone, la stella alpina dell’Appennino e diverse specie di orchidee. Nelle maestose foreste si possono incontrare il cervo, il capriolo, il lupo e l’orso. Tra gli uccelli sono da segnalare l’aquila reale, il lanario, il gracchio corallino e il gufo reale.
Da visitare anche gli ultimi esempi di case cinquecentesche in pietra nelle minuscole e numerose frazioni di Arquata, incastonate tra i monti tanto amati dal regista Pietro germi; Castel di Luca, in frazione Puggese di Acquasanta, caratteristico per la sua forma circolare; Umito, tipico villaggio di montagna con gli splendidi castagneti pluricentenari, punto di partenza per affascinanti escursioni nei lussureggianti boschi costituiti anche da faggio e abete bianco che qui ha una delle due stazioni presenti nelle Marche. In questa zona si produce ancora il carbone vegetale con l’antico metodo della carbonara appenninica.
> Il Parco Naturale del Sasso Simone
> Il Parco della Gola Rossa e Frasassi
> Il Parco Naturale di Ripa Bianca
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